Che cosa significa camera ardente? Una domanda che ti sarai posto ogni volta che, al TG o sul giornale, ti è capitato di ascoltare o leggere di una salma di un personaggio famoso esposta all’interno di un palazzo pubblico per la veglia funebre.
Una domanda la cui risposta è molto più semplice di quanto tu possa immaginare: ti basterà leggere i paragrafi che seguono per capire perché si chiama camera ardente, quali sono le varie tipologie esistenti e come si allestisce.
Perché si chiama camera ardente
Prima di vedere come allestire una camera ardente, tentiamo di capire cosa sia e quali sono i diversi luoghi in cui può essere allestita.
Pur essendo parte integrante della tradizione cattolica, la camera ardente affonda le proprie radici già nei riti funebri romani. In antichità, infatti, la salma era conservata all’interno di una stanza circondata da candele e fiaccole, la cui fiamma ardeva sino a quando non veniva sepolta.
Oggi come allora, il luogo nel quale avviene la veglia funebre viene chiamato camera ardente. Qui familiari, amici e conoscenti salutano il defunto per l’ultima volta, prima del trasferimento verso il cimitero o il forno crematorio.
Dove si allestisce una camera ardente
La camera ardente può essere allestita sia in uno spazio pubblico – come un ospedale o in una stanza adibita nel cimitero cittadino – sia in uno spazio privato – come la propria abitazione. L’allestimento, ovviamente, cambierà di conseguenza.
- Camera ardente in ospedale. Nel caso in cui il decesso avvenga in una struttura sanitaria, la salma sarà trasferita in una delle camere ardenti presenti all’interno dell’edificio. L’allestimento dovrà essere sobrio e contenuto negli spazi, dal momento che la stanza adibita a camera ardente potrebbe essere condivisa con altre salme;
- Camera ardente cimiteriale. Il regolamento della Regione Lombardia prevede che ogni area cimiteriale sia dotata di uno spazio per il commiato, sia all’aperto sia al chiuso, dove vengono temporaneamente deposti i feretri sigillati per un ultimo saluto al defunto;
- Camera ardente nella propria abitazione. Se il decesso avviene all’interno della propria abitazione, la legge prevede che la camera ardente possa essere adibita all’interno della propria abitazione, a patto che ci sia spazio a sufficienza e siano rispettate tutte le disposizioni igienico-sanitarie del caso.
- Camera ardente in casa funeraria. Allestendo la camera ardente in una casa funeraria sarà possibile coniugare i vantaggi garantiti da uno spazio pubblico con quelli di uno spazio privato. In una casa funeraria come quella dell’impresa di Onoranze Funebri “La Madonnina” si avrà a disposizione uno spazio a uso privato, dove ricevere familiari e amici senza che la privacy della propria abitazione venga completamente stravolta.
Questa distinzione ci permette anche di capire che differenza c’è tra una casa funeraria e la camera ardente e quale differenza tra camera mortuaria e camera ardente.
La casa funeraria è una struttura (solitamente gestita dall’impresa di onoranze funebri e da condividere con altre cerimonie funebri) all’interno della quale è possibile allestire una camera ardente per un proprio familiare. Qui, si troveranno spazi adeguati dove accogliere familiari e amici e dare un degno ultimo saluto al proprio caro. Insomma, all’interno di una casa funeraria è possibile trovare più camere ardenti.
Nel secondo caso, invece, le differenze sono più marcate. La camera mortuaria, o anche obitorio, è un locale presente in un edificio pubblico (come l’ospedale o il cimitero) all’interno del quale viene conservata la salma in attesa del riconoscimento o dell’autopsia. Nella camera ardente, invece, la salma viene esposta per ricevere l’ultimo saluto.
Come allestire una camera ardente
Nell’allestire una camera ardente è necessario tenere in considerazione gli aspetti più disparati, dagli arredi funebri agli addobbi floreali. La camera ardente deve essere allo stesso tempo accogliente, calda e amorevole, senza però lasciarsi prendere troppo la mano (è pur sempre un luogo di raccoglimento e preghiera).
Nella scelta degli arredi si dovrà, quindi, evitare inutili esagerazioni; ad esempio, il catafalco non dovrà essere troppo grande né troppo “imponente”: il rischio è quello di occupare troppo spazio e discostarsi dallo stile scelto per il cofano funebre. Discorso analogo nella scelta degli addobbi floreali: scegli composizioni senza appesantire troppo l’ambiente con colori o fragranze eccessive.
Affidandoti all’impresa di Onoranza Funebri “La Madonnina” avrete la certezza di poter contare sul supporto di professionisti che sapranno guidarvi in tutte le fasi dell’organizzazione del funerale a Milano, dalla scelta della bara all’allestimento della camera ardente, fino ad arrivare alla cerimonia funebre.