Dove è possibile disperdere le ceneri in Italia?
La cremazione è una delle alternative alla tumulazione della salma di un defunto; in Italia è regolata dalle Legge n. 130 del 2001 che ne delinea le regole, il funzionamento e tutte le pratiche burocratiche da osservare per richiederne l’autorizzazione al comune di appartenenza. Oltre a tutto questo, la Legge 130 regola anche la dispersione delle ceneri. Infatti, dopo la cremazione, per volere del defunto, è possibile anche spargere le ceneri e non tenerle chiuse in un’urna sigillata. Le disposizioni per lo spargimento delle ceneri sono piuttosto stringenti e, d’altronde, non potrebbe essere altrimenti. Infatti, non è possibile disperderle in qualsiasi spazio all’aperto o in riva a un fiume, in un lago o nel mare, ma bisogna rispettare regole bene precise.
Per la cremazione e tutto l’iter che ne segue, affidati a un’impresa funebre con anni di esperienza nel settore e con uno staff qualificato che ti aiuta anche nel disbrigo delle pratiche funerarie. Noi di Onoranze Funebri La Madonnina siamo attivi su tutto il territorio di Milano e per la cremazione ci affidiamo al forno crematorio di Lambrate.
Cremazione: tutto quello che c’è da sapere
Quali sono le norme che regolano la cremazione in Italia? Cosa prevede la Legge? Prima di vedere dove è possibile disperdere le ceneri, è necessario conoscere le norme sulla cremazione e cosa prevedono.
In primis, è necessario chiedere l’autorizzazione all’Ufficio di Stato Civile del comune di appartenenza o del comune dove è avvenuta la morte. Lo stesso Ufficio di Stato Civile al quale bisogna presentare la domanda per la dispersione delle ceneri (si tratta di due documenti differenti). Per avviare le pratiche burocratiche per l’autorizzazione, è necessaria la chiara volontà alla cremazione da parte del defunto, espressa quando era in vita. Può essere manifestata in diversi modi:
- Disposizione testamentaria resa davanti a un notaio;
- Iscrizione a una delle associazioni riconosciute a livello nazionale che abbia come scopo la cremazione del corpo degli associati;
- Un atto olografo che rispetti le norme del Codice Civile e pubblicato da uno studio notarile.
Nel caso in cui manchi la conferma scritta da parte del defunto, i familiari più prossimi possono presentare domanda per l’autorizzazione alla cremazione. La volontà di cremazione può essere espressa dal coniuge o dal partner unito civilmente oppure, in assenza di queste figure, dal parente più prossimo entro il 6° grado. Se sono presenti più parenti dello stesso grado, è necessario che vi sia la maggioranza assoluta (oltre il 51%) per procedere.
Per il disbrigo di tutte le pratiche per la cremazione è preferibile affidarsi a un’impresa funebre con uno staff specializzato in questa attività. Rispetto alla tumulazione, l’iter burocratico è un po’ più difficoltoso e farsi affiancare da professionisti con anni di esperienza permette di semplificare la questione.
Dove disperdere le ceneri in Italia: cosa dice la legge
La Legge n.130 del 2001 delinea chiaramente i luoghi dove è possibile disperdere le ceneri del proprio caro. Infatti, non è possibile spargere le ceneri in qualsiasi luogo all’aperto oppure in un terreno privato, ma bisogna rispettare delle regole stringenti e, soprattutto, chiedere l’autorizzazione all’ente locale di riferimento.
Quindi, dove è possibile spargere le ceneri in Italia?
- Aree naturali. All’interno dei cimiteri sono presenti dei Giardini del ricordo o Giardini delle rimembranze. In questo caso, le ceneri vengono sotterrate e il giardino viene curato e tenuto a regola d’arte. I parenti e i familiari possono andare a fare visita ai propri cari ogni volta che vogliono.
- Aree private. Il defunto può decidere di disperdere le proprie ceneri in un appezzamento di terreno di sua proprietà o in quello di amici e parenti (previa autorizzazione e senza scopo di lucro). Il terreno deve essere lontano dal centro abitato e in una zona all’aperto.
- In montagna. La zona scelta deve essere almeno a 200 metri di distanza dai luoghi abitati.
- Fiumi. Lontano da zone abitate e navigabili.
- Laghi. Almeno a 100 metri dalla riva.
- Mare. Almeno a 2 chilometri dalla costa, nei tratti liberi da natanti e da manufatti.
Qualsiasi altro luogo scelto per la dispersione delle ceneri non rispetta le normative vigenti e può portare a una denuncia penale. L’alternativa è tenere le ceneri in un’urna cineraria sigillata nella propria abitazione oppure in un loculo cimiteriale.